Natura pura

Circa 3.000 taxa diversi fra specie e sottospecie e più di 200 specie animali rendono unica la natura incontaminata della Sicilia.

I gioielli della natura siciliana conservati all’interno delle riserve naturali, simbolo della particolarità isolana, vi consentiranno di vivere delle esperienze sensazionali uniche.

Più di cento specie floreali e faunistiche endemiche, 271.005 ettari di natura protetta: questo il patrimonio naturalistico della Sicilia che avrete la possibilità di vedere e vivere lungo il cammino dell’Antica trasversale sicula attraversando ben 8 aree naturali protette.
Goethe affermava che “qui è la chiave di ogni cosa” e questo si manifesta anche attraverso la ricchezza della flora e della fauna siciliana.
Zelkova sicula, fiordalisi, euforbie, ginestre, iris, orchidee, pini, querce, sughere e roverelle.
Buffo smeraldino, toporagno, testuggine palustre, lucertola, capre, asini, mastini, suini neri, cavalli, aquile e falchi.
Le caratteristiche geografiche delle diverse parti attraversate dall’Antica trasversale sicula vi permetteranno infatti di attraversare aree ben diversificate sotto il profilo floristico e faunistico.

Un cammino attraverso una natura pura e incontaminata:
ecco le 8 aree protette siciliane che attraverserete percorrendo l’antica trasversale sicula.

Natura incontaminata

È li tra alte montagne che si può scorgere l’infinita bellezza del paesaggio della Sicilia.

Una natura nella quale potersi immergere, perdere il senso del tempo e riprendere un contatto vero ed autentico con la propria anima.
Nell’entroterra, nei paesi, lontani dai processi di globalizzazione e del turismo di massa, la natura ha avuto uno sviluppo lento, continuando ad ospitare greggi di pecore e mucche che pascolano tra sentieri sterrati e silenziosi.
Ma la Sicilia è anche la terrà delle albe e dei tramonti che con i propri colori accesi, tingono argille, ghiaie e pietre arenitiche stratificate nei secoli.
Tra sentieri irti si respira all’unisono con la natura, con la sua vegetazione rigogliosa tra verdi capperi aggrappati ai costoni rocciosi e i fichi d’india